Descrizione della tappa
Percorso tratta: 70% sterrato trazzerale 30 % asfalto bassa percorrenza
Pendenza: 39,9%
Questa variante permette di evitare i molti chilometri di asfalto della prima tappa e attraverso un mezzo di linea consente di raggiungere la città di Piana degli Albanesi, Hora e Arbëreshëvet in arbëresh, la lingua che testimonia la tradizione greco albanese di questo popolo fiero che a metà del XV sec. si rifugiò in Sicilia dopo decenni di opposizione e lotta all’occupante ottomano. Piana è la città più grande dell’eparchia albanese in Sicilia, e merita lungo il nostro percorso una visita. Pur non essendo partner di progetto, dei protocolli legano Piana alla sua vicina Santa Cristina Gela, Sëndahstina, che a dispetto della grandezza attuale ricorre nei documenti ben più addietro di Piana ed è ricordata come “Terra di Costantino”, lungo la via consolare che collegava Agrigento con Palermo. Di sicuro ad accomunare le due località sono le comuni origini greco-albanesi che dal XV secolo permisero ai coloni di rifondare le contrade abbandonate nel corso dei secoli precedenti, una lingua misteriosa ed affascinante, difesa ancora oggi nella memoria degli anziani e dalla nostra Costituzione, una passione per i dolci sopraffini e tra questi i cannoli sono famosi e rinomati in tutta la Sicilia. Il vicino lago di Piana è raggiungibile attraverso comodi sentieri che consentono una veloce ma meravigliosa sosta al lago.
La traccia lascia l’abitato di Piana e dopo 2 km si immette in un sentiero sterrato che giunge all’abitato di Santa Cristina dopo 3 km ca.
Note:
Il mezzo di linea non è attivo la domenica.
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